TRICOLORI MASTER XCO: I neo Campioni d’Italia
18239
post-template-default,single,single-post,postid-18239,single-format-standard,bridge-core-1.0.4,ajax_fade,page_not_loaded,,qode_grid_1300,footer_responsive_adv,hide_top_bar_on_mobile_header,qode-content-sidebar-responsive,qode-child-theme-ver-1.0.0,qode-theme-ver-18.0.7,qode-theme-dpsb,wpb-js-composer js-comp-ver-5.7,vc_responsive
 

TRICOLORI MASTER XCO: I neo Campioni d’Italia

TRICOLORI MASTER XCO: I neo Campioni d’Italia

Assegnati a Courmayeur gli undici titoli italiani maschili e femminili delle categorie amatoriali

Courmayeur (AO) (11/6) – L’edizione 2016 del Campionato Italiano Cross Country anticipato di poco più di un mese rispetto alla solita data di metà luglio a causa delle Olimpiadi di Rio, è partita ufficialmente con l’assegnazione degli undici titoli delle categorie master uomini e donne (nelle foto di testata i podi dei Master Elite e delle Elite Women Sport).
Le prime sfide vedono in gara i Master 3 e 4. Gli amatori con età compresa tra 40 e 49 anni hanno inaugurato la manifestazione che si svolge ai piedi del Monte Bianco. I detentori del titolo erano il laziale Massimo Folcarelli (M3) e il veneto Nereo Canale (M4). La pioggia ha smesso di scendere prima del via ed è uscito un pallido sole. La grande preoccupazione di organizzatori e bikers era concentrata sulle condizioni del percorso, lungo 4km, appesantito dal fango in diversi punti, specialmente nella seconda parte.
Durante tutta la corsa la pioggia si è quasi sempre fatta sentire, a volte piano a volte forte. Il bergamasco Oscar Lazzaroni (2R Bike Store) oggi è partito come un razzo, confermando lo stato di forma che ha dimostrato in tutto questo inizio di stagione che per lui è stato fin’ora “magico”. Alla fine del primo giro aveva già una ventina di secondi di vantaggio su Massimo Folcarelli e sul valtellinese Stefano Lanzi (Lissone Mtb).
Le posizioni non sono più cambiate e questo è il primo podio tricolore. Folcarelli è arrivato dopo un minuto mentre per attendere Lanzi si è dovuto aspettare circa cinque minuti.
Lazzaroni dunque indossa la seconda maglia tricolore nel giro di due settimane, dopo quella che aveva già conquistato nel marathon, al termine della DivinusBike Clivus. Il suo commento a fine gara: “E’ andata bene, avevo un pò di paura nelle discese perchè erano viscidissime, ho cercato di portarmi davanti fin dall’inizio. Nel primo giro avevo vicino Folcarelli, poi quando nel secondo giro ho visto che lui si è staccato sono rimasto più tranquillo e ho cercato di controllare. Stamattina prima del via ero preoccupato perchè avevo provato il percorso e non si stava in piedi ma poi ho visto che in gara…tutti avevano lo stesso problema.”
MASTER 3
1. Oscar Lazzaroni (2R Bike Store)
2. Massimo Folcarelli (Race Mountain Promo Cycling)
3. Stefano Lanzi (Lissone Mtb)
4. Michele Bonacina (Pavan Free Bike)
5. Tommaso Bellicini (Niardo for Bike)
Nella Master 4 è partito forte il numero 75, il romagnolo Fabrizio Pezzi che anche lui, dopo aver vinto il tricolore marathon a Monteforte d’Alpone evidentemente puntava a fare la doppietta con quello cross country.
Tallonato da Carlo Manfredi Zaglio (Racing Rosola) veniva raggiunto dopo una caduta, nel proseguo della corsa poi il bresciano si è portato da solo al comando ed è andato a vincere mentre Pezzi si è dovuto ritirare per un problema meccanico che ci spiega poi Zaglio.
Ecco il racconto del vincitore Carlo Manfredi Zaglio: “All’inizio non ho avuto una partenza brillante e infatti alla fine del primo giro sarò stato in settima, ottava posizione, poi nel secondo gro mi sono portato su Pezzi e in salita ho sentito che aveva grossi problemi meccanici alla zona deragliatore-catena. A quel punto ho abbassato la testa, sono andato a tutta sia nel terzo che nel quarto giro e così ho vinto”. E’ la quinta maglia tricolore che indossa nel cross country. Le altre le aveva vinte nel 2009 a Brescia, nel 2010 a Torre Canavese, nel 2011 a Peio e nel 2013 a Nemi.
MASTER 4
1. Carlo Manfredi Zaglio (Racing Rosola)
2. Massimiliano Giuliani (SC Triangolo Lariano)
3. Sauro Nocenti (Cavallino Specialized)
4. Zafferino Grassi (Speedy Sport)
Alle 11:00 come da programma c’è stato il secondo start della mattinata. Davanti i Master 1 (30/34) e dietro staccati sono poi scattati i Master 2 (35/39). Le condizioni meteo sono cambiate pare comparso il sole ma il percorso sembra più lento di quando pioveva.
Fabio Zampese (Bike Pro Action) festeggia il suo quarto titolo tricolore (2010/13/15/16) dominando la gara dall’inizio alla fine, ecco il suo racconto: “Il primo giro il percorso era impraticabile, non si stava in piedi, poi però con il sole e con il terreno che drena bene, la situazione è nettamente migliorata. Il fondo si è compattato, bisognava ovviamente stare attenti nelle discese. Dal secondo giro ho cercato di incrementare il mio vantaggio sugli inseguitori, nell’ultimo giro ha controllato e alla fine ho vinto. Festeggio il quarto tricolore all’ultimo annoo tra i Master 1. Il mio prossimo obiettivo sono gli Europei Marathon in Austria e quindi il mondiale XCO che è in Val di Sole.”
Sul podio lo hanno affiancato il ligure Davide Gilardo e il trentino Andrea Tavernar.
MASTER 1
1. Fabio Zampese (Bike Pro Action) 1:15:07
2. Davide Gilardo (Good Bike Savona) 1:16:38
3. Andrea Tavernar (team BSR) 1:19:29
4. Francesco Mensi (Niardo for Bike) 1:19:34
5. Michele Righetti (Bike Store Costermano) 1:19:55
Se le maglie tricolori di Zampese sono tante, allora cosa dovremmo dire del fenomeno toscano Mirco Balducci che tra i Master 2 si è portato a casa la nona maglia consecutiva nel cross country. Per essere più chiari, è dal 2008, italiano corso a Grotte di Castro che Mirko vince tutti gli anni.
Le sue prime parole dopo aver tagliato il traguardo: “Ripetersi è sempre difficile, sicuramente farlo per nove anni consecutivi, seppur nelle categorie Master credo sia una bella impresa. Considerando che nella mountain bike, l’imprevisto è sempre dietro l’angolo e in questi anni sono cambiati anche gli avversari. Dedico la vittoria alla mia famiglie e alla mia nuova squadra che non mi ha mai messo pressione permettendomi di ottenere questi risultati. Sono felicissimo perchè quest’anno i mondiali sono proprio in Italia e io mi presenterò al via con la maglia tricolore.” Un’altro dato interessante e imbarazzante per i suoi avversari. Mirko è dieci anni consecutivi che vince il Gran Prix d’Inverno.
Con un avversario così cosa potevano fare l’alessandrino Alberto Riva e il trentino Ivan Pintarelli? Ecco cosa ci ha detto Riva: “Oggi era difficile trovare il giusto feeling con il percorso. Facevo fatica in salita e facevo degli ..errorini in discesa. Nel primo giro sono riuscito un paio di volte ha riprendere Balducci. Lui poi ha preso un pò di vantaggio nei sorpassi dei Master 1 in coda alla gara e dal quel momento ho iniziato a perdere terreno. Mirco comunque oggi era in gran forma. Purtroppo come l’anno scorso, anche quest’anno mi devo accontentare della seconda posizione.”

MASTER 2
1. Mirco Balducci (Tondi Sport) 1:13:13
2. Alberto Riva (Bike O’Clock Overmountain) 1:15:25
3. Ivan Pintarelli (BSR) 1:16:35
4. Fabio Montanari (Lissone Mtb) 1:18:00
5. Carmine Del Riccio (Sunshine Racers Nals) 1:18:32
Il terzo blocco di partenza, quello più numeroso in termini di categorie, non come numero di partecipanti ha coinvolto le fascie Master 5+ e tutte le donne amatori. Lo start è stato dato all’ora di pranzo, le 13:00.
La prima maglia l’ha indossata il Master 5 Gilberto Perini e l’ha regalata al suo team, una squadra toscana (AVIS Pratovecchio Cicli Errepi Lee Cougan), lui che è invece romagnolo. Lui che ha vinto tantissimo nella sua carriera nel cross country non è stato molto fortunato nelle ultime edizioni tricolori, questa è la seconda maglia che indossa dopo quella del 2009 a Brescia. In compenso quest’anno ha fatto una bella doppietta, visto che due settimane fa ha vinto anche il tricolore marathon a Monteforte d’Alpone.
Il racconto di Perini: “Oggi è andata meglio dell’anno scorso al Montello quando a 500 metri dall’arrivo avevo rotto la catena. Il percorso, nonostante la pioggia di questa notte, era in ottime condizioni, almeno durante la nostra gara.” Alle sue spalle è arrivato il trentino Paolo Alverà che è sempre stato vicino a Perini: “Il primo giro ero sciolto, ho faticato molto nel secondo poi nel terzo giro mi hanno detto che Gilberto stava calando allora ho accellerato e ci ho provato a riprenderlo anche se non ci sono riuscito. Ma sono contentissimo.” Il podio lo ha completato il veneto Nereo Canale che ha fatto l’esordio tra gli M5.

MASTER 5
1. Gilberto Perini (AVIS Pratovecchio Cicli Errepi Lee Cougan) 54:26
2. Paolo Alverà (Bren team Trento) 54:48
3. Nereo Canale (Scavezzon Squadra Corse) 55:01
4. Giovanni Belluardo (Nonsolobike) 57:23
5. Moreno Bianco (Cube Crazy Victoria Bike) 58:07
Bella battaglia nella Master 6 tra il bresciano Natale Bettineschi e il Veneto Maurizio Borsato (ASD Salese) che alla fine l’ha spuntata. Ecco come ce l’ha raccontata: “Alla fine secondo mè io sono stato più bravo nel gestire il percorso. Ha cercato di staccarmi il salita perchè aveva visto che io ne avevo più in discesa però ho visto che faceva fatica. Ci ho creduto e alla fine ho vinto. Oggi era fondamentale partire forte per entrare per primo nei single track. All’inizio il ritmo era altissimo, però alla fine ho avuto il colpo di pedale in più rispetto al mio avversario”. Terzo il friulano Mauro Braidot, il papà dei gemalli Luca e Daniele che correranno domani pomeriggio.

MASTER 6
1. Maurizio Borsato (ASD Salese Cycling) 58:59
2. Natale Bettineschi (Boario) 59:32
3. Mauro Braidot (Caprivesi) 1:02:14
4. Eduardo Bassini Fusar (Lissone Mtb) 1:06:53
5. Francesco Ferrari (Lugagnano Off Road) 1:07:06

Il terzo titolo di giornata andato al Veneto l’ha conquistato tra i Master 7 Fabrizio Stefani del team Rudy Project che ha dato tre minuti al toscano Massimo Burzi mentre il terzo, Antonio Pastorino è arrivato con un distacco abissale. Stefani: “E’ il mio primo italiano e lo vinco da Master 7 quando ho finito la carriera. Ho avuto l’ansia fino all’ultima cursa perchè ho forato e ho avuto problemi con il cambio.” In testa per buona parte della gara c’è stato Roberto Viviani che però poi si è dovuto ritirare per un cedimento fisico, non meccanico.

MASTER 7
1. Fabrizio Stefani (Rudy Project) 1:06:00
2. Massimo Burzi (Cicli Taddei) 1:09:02
3. Antonio Pastorino (Cicli Camogli) 1:23:03

La EWS bergamasca Simona Bonomi (Isolmant), una specialista nelle marathon, si toglie la soddisfazione di indossare la sua prima maglia tricolore nella specialità olimpica. Si è trovata in testa insieme alla friulana Chiara Selva (Spezzotto) che essendo in testa alla Women 1, non le creava preoccupazioni. La Bonomi: “Siccome Chiara è più brava di me in discesa la lasciavo passare, io invece prendevo il mio ritmo in salita”.
La terza ad indossare la maglia è stata l’emiliana Silvia Filiberti del Lugagnano Off Road che si è imposta tra le Women 2. Da segnalare una caduta in partenza che ha coinvolto: Cerchiè, Ruggeri e Seneci.

ELITE WOMEN SPORT
1. Simona Bonomi (team Isolmant) 1:05:34
2. Eloise Ulderica Tresoldi (SC Triangolo Lariano) 1:12:15
3. Beatrice Balducci (Haibike Lawley) 1:15:23
4. Paola Papetti (Merida Italia team) 1:22:02

WOMEN 1
1. Chiara Selva (Spezzotto) 1:05:18
2. Valentina Garattini (Niardo for Bike) 1:07:56
3. Nicoletta Meli (Scott) 1:09:09
4. Monica Maltese (Pavan Free Bike) 1:11:03
5. Karin Tosato (team Emmebike) 1:12.51

WOMEN 2
1. Silvia Filiberti (Lugagnano Off Road) 1:13:20
2. Luisa De Lorenzo Poz (Team EsteBike Zordan) 1:16:24
3. Roberta Seneci (Racing Rosola) 1:17:24
4. Paola Bonacina (Pavan Free Bike) 1:18:46

La lunga ed intensa giornata ha avuto il suo epilogo, poco prima dell’ora del tè, quando gli Elite Master hanno concluso la più bella gara della giornata. Sono scattati alle 15:00 ed all’inizio è andato in fuga Michele Piras che però si è dovuto ritirare per un problema tecnico causato da una caduta nel corso della prima tornata. Di fatto la gara è stata una lotta a tre tra il veneto Ivan Zulian, che puntava a vincere il terzo titolo consecutivo, il friulano Andrea Bravin e il ligure Marco Rebagliati. Dopo una gara ricca di attacchi e contrattacchi, Zulian ce l’ha fatta un’altra volta e anche quest’anno la sua squadra, il Bike Pro Action ha festeggiato due volte visto che in precedenza aveva vinto anche Zampese.
Il racconto di Zulian: “Gli avversari erano tanti, mancava Valsecchi che onestamente temevo molto,. Ho cercato di gestire meglio che potevo visto che sei giri erano tanti ed il livello dei miei avversari alto. Nell’ultimo giro quando mi sono reso conto che le energie rimaste erano poco, ho puntato tutto su un’attacco solo, da metà gara in poi sapevo che era poi difficile sorpassare. Alla fine mi è andata bene.” Staccato di poco più di dieci secondi è arrivato Bravin mentre il podio lo ha completato Rebagliati.

ELITE MASTER
1. Ivan Zulian (Bike Pro Action) 1:38:21
2. Andrea Bravin (Caprivesi) 1:38:35
3. Marco Rebagliati (Albisola Bike) 1:39:26
4. Lorenzo Guidi (Haibike Lawley) 1:43:34
5. Renato Cortiana (Schio Bike) 1:43:53

FONTE: Aldo Bertoni e Luca Guarneri (www.pianetamountainbike.it)



at fringilla ipsum ut nec mattis ipsum risus consectetur